Da una decina di anni a questa parte i territori piemontesi hanno visto un aumento consistente della presenza di zecche del genere Ixodidae. In qualità Guida Escursionistica Ambientale mi sento in dovere di richiamare la vostra attenzione su questa situazione dando alcuni consigli per poter affrontare le Vostre escursioni con consapevolezza e serenità.

Sul nostro territorio sono presenti diverse specie di zecche. La specie più è diffusa è Ixodes ricinus (la zecca dei boschi), seguita da Riphicephalus sanguineus (zecca del cane): entrambe le zecche possono trasmettere malattie all’uomo.

Le zecche sono degli acari ectoparassiti che vivono e si alimentano sulla superficie del corpo di altri organismi (definiti come ospiti). Non sono insetti, ma parenti di ragni e scorpioni. Adattati alla vita parassitaria, si nutrono del sangue di animali più grandi come mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e occasionalmente anche dell’uomo. Solo l’apparato boccale (rostro) della zecca viene inserito nella pelle e si ancora solidamente grazie alla presenza di diversi dentini.

Ixodes ricinus (zecca dei boschi)

Ixodes ricinus (zecca dei boschi)

Scheda conoscitiva

Ixodes ricinus (0.5-6 mm di grandezza) si trova in tutta l’Europa (tranne l’Islanda) e in Africa del Nord (Tunisia e Marocco). E’ presente nei boschi, nelle zone confinanti con i boschi e sui bordi dei sentieri. Diventa rara sopra i 1500 m. Ixodes ricinus non vola, non salta, non cade dagli alberi, ma si trova sulla bassa vegetazione (erba, cespugli, sottobosco) dove trova un microclima fresco e umido, in attesa del passaggio di un ospite (animale o uomo).

Di solito è attiva da marzo a ottobre se l’umidità relativa è superiore all’80% e la temperatura si situa tra i 7 e i 25 gradi. In estate e in inverno, quando le condizioni non sono favorevoli (troppo freddo, troppo caldo, troppo secco) le zecche si rifugiano al suolo. La loro attività si traduce in uno spostamento verticale per raggiungere la postazione di attesa del passaggio dell’ospite. Secondo lo stadio vitale, la zecca percorre un cammino più lungo: le larve si arrampicano sulla vegetazione fino ad una altezza di 20 cm, le ninfe fino a 50 cm e infine gli adulti fino a 80 cm. L’altezza raggiunta incide sulla taglia dell’ospite sul quale la zecca salirà per prendere il pasto di sangue, per esempio i roditori saranno un bersaglio per le larve, mentre i cervi per gli adulti.

Ciclo di vita

Il ciclo di vita dell’Ixodes ricinus comprende tre stadi: larva, ninfa e adulto (maschio o femmina). Durante tutta la sua vita si nutre solo tre volte, una volta per ogni stadio. I pasti durano 2-5 giorni per la larva, 2-7 giorni per la ninfa e 6-11 giorni per l’adulto femmina, dopo di che la zecca si lascia cadere al suolo.
L’adulto maschio non ha sempre bisogno di nutrirsi e se lo fa prende un pasto frugale. Tra un pasto di sangue e l’altro passano diversi mesi durante i quali la zecca digerisce, muta in uno stadio successivo e aspetta sull’erba il passaggio di un nuovo ospite. Una volta adulta si riproduce, la femmina depone migliaia di uova al suolo e muore. Il tasso di sopravvivenza è dello 0.1%, questo significa che da 2000 uova si ottengono solo 2 adulti. Il ciclo vitale dura dai 2 ai 6 anni.

Malattie trasmesse

Questi piccoli parassiti di molti animali e dell’uomo possono trasmettere alcune malattie, come la malattia di Lyme (Borreliosi), la rickettsiosi, l’anaplasmosi e l’encefalite da zecca (TBE). Negli ultimi anni l’incidenza di queste patologie è aumentata, in alcuni casi con conseguenze molto serie per la salute umana.

Prevenzione: come proteggersi?

  • Vestirsi con abiti chiari per vedere le zecche.
  • Indossare possibilmente scarpe chiuse, abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi infilati nelle calze per impedire alla zecca di intrufolarsi sotto i vestiti.
  • Usare un repellente efficace contro le zecche.
  • Camminare al centro del sentiero ed evitare il più possibile il contatto con la vegetazione bassa del sottobosco.
  • Dopo la passeggiata controllare attentamente i vestiti e tutto il corpo, compresi avambracci, cuoio capelluto (specialmente nei bambini) e regione inguinale.
  • Per gli animali domestici, usare un repellente o un collare contro le zecche e controllare l’animale giornalmente.

Osservazioni:

  • La zecca non si fissa subito, ma va alla ricerca del posto migliore da mordere.
  • La presenza della zecca passa facilmente inosservata perché la morsicatura è spesso indolore.
  • Non tutte le zecche sono portatrici di agenti patogeni e trasmettono malattie.

Come togliere una zecca?

  • Afferrare la zecca il più vicino possibile alla pelle con una pinzetta sottile.
  • Eseguire una trazione lenta e decisa fino a staccare la zecca applicando una lieve rotazione.
  • Disinfettare il punto della morsicatura.
  • Annotare sul calendario la data della morsicatura.
  • Tenere sotto controllo il punto della morsicatura.
  • Consultare il medico.

Osservazioni:

  • Togliere la zecca il più presto possibile. Se la zecca rimane attaccata per meno di 12 ore, la probabilità di contrarre una malattia è molto bassa.
  • Non usare liquidi (benzina, olio, alcool, ecc.) perché potrebbero provocare un aumento della salivazione e il rigurgito della zecca e quindi aumentare il rischio di un’eventuale trasmissione di microorganismi.
  • Se schiacciate la zecca o non riuscite a toglierla completamente lasciando nella pelle il suo apparato boccale (comunemente chiamato testa), non allarmatevi: rivolgetevi al pronto soccorso.
  • L’apparato boccale potrebbe essere eliminato con la ricrescita della pelle.
  • Non è vero che la zecca ricresce.
  • Non è vero che va nella circolazione sanguigna.